La sera del 29 luglio scorso ha avuto luogo un attentato dinamitardo con oltre quaranta morti e decine di feriti nei pressi di una mescita di bevande alcoliche nella cosiddetta zona cristiana della citta’ di Kano, nello Stato di Kano. L’evento, attribuito alla formazione comunemente nota come “Boko Haram”, segna una ripresa del tentativo di compiere azioni terroristiche anche fuori della principale area di origine del gruppo, nel nord est del Paese.
Il 30 luglio e’ stata data notizia dell’arresto di almeno quarantadue persone, accusate di appartenerne all’organizzazione terroristica comunemente nota come “Boko Haram”, negli Stati sud occidentali di Lagos e Ogun. La circostanza conferma i sospetti, gia’ richiamati nel precedente Avviso del 15 maggio scorso, di tentativi infiltrazione terroristica in nuove zone del Paese, precedentemente non direttamente interessate dal fenomeno terroristico.
E’ in corso in questi giorni nella capitale un processo per sospetto fiancheggiamento di organizzazioni terroristiche a carico di tre cittadini stranieri, alcuni dei quali svolgevano, insospettati, note attività commerciali nella capitale Abuja, come dall’articolo stampa tratto dal quotidiano “This Day”.
Permane lo stato di emergenza negli Stati di Borno, Yobe e Adamawa, nei quali e’ interdetta qualsivoglia visita senza diretta autorizzazione delle Autorita’ locali.
Si suggerisce, dunque, di mantenere in generale un alto livello di attenzione per la sicurezza personale e dei luoghi di residenza e di lavoro, nonché degli spostamenti, poiche’ permane un significativo rischio di atti ostili e, in particolare, di sequestri di stampo terroristico a danno di cittadini stranieri e, quindi, anche di italiani.
Si raccomanda, inoltre, a tutti i cittadini italiani di valutare attentamente le proprie frequentazioni anche nell’ambito della comunità internazionale, onde evitare di essere esposti ad eventuali collegamenti con persone potenzialmente oggetto di investigazioni delle Autorità nigeriane.
Tali considerazioni valgono non soltanto nei territori settentrionali della Nigeria, gia’ largamente affetti dal fenomeno terroristico, ma ormai anche in altre aree, incluse Abuja e Lagos.
Si ricordano i rischi generali derivanti dall’elevato livello di criminalità comune esistente nel Paese, che si esprime in rapine a mano armata, sequestri e altri delitti.
Ulteriori raccomandazioni contingenti, suggerimenti generali e indicazioni a carattere permanente sono riportati nelle sezioni seguenti. Si richiama ancora l’attenzione sulla voce registrazione e contatti utili.
Raccomandazioni contingenti
Alla luce di quanto sopra si raccomanda:
– di esercitare la massima cautela e di adottare ogni utile misura volta a minimizzare l’esposizione a tali rischi;
– di valutare con attenzione l’opportunità di recarsi o di soggiornare, in particolare, nelle aree settentrionali del Paese;
– di non sottovalutare la possibile presenza di forze ostili in ambienti finora ritenuti affidabili e conosciuti.
Cio’ vale anche per i connazionali presenti da lungo tempo in Nigeria, poiché i pericoli possono derivare da elementi infiltratisi dall’esterno, i quali rendono insufficienti i buoni rapporti con la popolazione locale quali garanzia di relativa protezione.
Si ricorda alle imprese italiane I’opportunità:
– di considerare la possibilità di incrementare le misure di sicurezza poste a protezione dei propri dipendenti, con riguardo ai luoghi di lavoro e di alloggio e ai loro movimenti, secondo le modalità indicate di seguito nell’apposita sezione; si tenga conto che i piu’ recenti sequestri sono stati condotti con azioni di tipo paramilitare e che, pertanto, le contromisure devono essere adeguate al livello della possibile offesa sempre piu’ elevato;
– di riconsiderare costantemente l’esigenza di inviare o mantenere il proprio personale non essenziale nelle aree del Paese oggetto di violenze ricorrenti, e in quelle geograficamente piu’ vicine alle zone della crisi saheliana;
– di valutare di limitare la presenza di connazionali nel nord della Nigeria e di rafforzare le misure di sicurezza per coloro i quali permarranno in area.
Si invita a consultare regolarmente i siti dell’Ambasciata d’Italia in Abuja www.ambabuja.esteri.it e del Consolato Generale d’Italia in Lagos www.conslagos.esteri.it. Il numero telefonico di emergenza dell’Ambasciata d’Italia in Abuja e’ + 234 (0) 8035235848. Il numero telefonico di emergenza del Consolato Generale e’ + 234 (0) 8129121605. E’ presente un Consolato Onorario a Port Harcourt: i recapiti della segreteria sono + 234 (0) 84757618 e +234 (0) 803 041 5396.
Ulteriori suggerimenti generali
Permane nel Paese un elevato livello di criminalità comune, che si esprime in rapine a mano armata, sequestri e altri delitti.
Si ricorda che la polizia nigeriana ha accertato l’incremento di violenze legate a rituali sacrificali di tipo magico e tradizionale. I cittadini italiani sono pertanto invitati ad usare la massima circospezione verso queste pratiche e a prendere immediatamente le distanze da persone che ad ogni titolo siano ritenute ad esse vicine. La polizia ha riportato uccisioni sacrificali avvenute negli Stati di Abia, Ananmbra, Kaduna, Kogi, Kwara, Lagos e Ogun. La lista di tali luoghi e’ disponibile al seguente collegamento: Police-List of Hot Spots for Ritualists and emergency phone numbers. I numeri 07055350249 e 08079279349 non risultano attivi; si consiglia pertanto di registrarsi gli altri in maniera da disporne celermente in casi di effettiva urgenza.
Nel rinnovare l’invito a mantenere elevata la soglia di attenzione assumendo adeguate misure di cautela, si riportano di seguito le indicazioni a carattere permanente esposte in precedenti avvisi.
Indicazioni a carattere permanente
– Vigilanza rispetto a luoghi di interesse e percorsi di transito
Si suggerisce di prestare speciale attenzione a presenze inusuali ed eventualmente ripetute di persone o veicoli attorno ai propri centri di interesse, di lavoro e di residenza. Simile attenzione deve essere anche dedicata ad eventuali mezzi che appaiano intenzionalmente seguire i propri durante gli spostamenti, in generale e da e verso i luoghi sopra menzionati. Potrebbe trattarsi di attività preparatorie e propedeutiche ad attacchi contro persone e luoghi. E’ pertanto molto opportuno sensibilizzare anche il proprio personale addetto alla vigilanza e alla sicurezza a prestare crescente attenzione a simili inusuali e ripetute presenze. Eventuali sospetti dovranno essere riportati prontamente alle autorità di sicurezza nigeriane.
– Attenzione a possibili segnali di allarme
Molti enti italiani qui operanti, imprese o organizzazioni non governative, e numerosi cittadini italiani qui residenti da lungo tempo mantengono una rete di relazioni e collegamenti con le comunità locali. Tale rete di relazioni e collegamenti puo’ costituire un’utile fonte di informazione grazie alla quale individuare tempestivi segnali di allarme. Si suggerisce pertanto di prestare la massima attenzione rispetto ai seguenti possibili segnali di deterioramento della situazione ambientale nella quale si opera, facendo riferimento ad alcune categorie elaborate nella prassi e nella dottrina sulla materia:
– “Friendly warnings”: persone fidate e amiche che avvisano di segnali di ostilità;
– “Coldness”: sopraggiunta freddezza negli atteggiamenti della comunità ospite, che puo’ essere dovuta al timore di essere associati ad interessi stranieri, in particolare rispetto al pericolo di attacchi terroristici, ovvero ad una evoluzione in senso ostile della comunità stessa;
– “Hostile warnings”: insulti, minacce generiche, piccoli atti di sabotaggio o danneggiamenti e altri segni di ostilità che emergono nell’ambiente circostante;
– “Open threats”: minacce espresse di azioni ostili puntuali contro persone o enti definiti.
In presenza di detti segnali occorre informare le Autorità di polizia e adottare misure ulteriori di cautela e protezione, fatta salva una valutazione, secondo le circostanze, sulla stessa permanenza sul posto.
– Valutazione delle opportunità e modalità di condurre spostamenti
In tale quadro si invita a limitare gli spostamenti extraurbani allo stretto necessario, evitandoli nelle ore notturne in zone urbane periferiche o extraurbane.
Si attira l’attenzione sul fatto che luoghi di assembramento di persone, compresi i principali alberghi, centri di culto, spazi commerciali, banche, istallazioni militari e di polizia, ed in genere aree frequentate da espatriati e da viaggiatori stranieri potrebbero rappresentare potenziali obiettivi di atti violenti.
Si suggerisce una presenza limitata allo stretto necessario.
– Scorte di beni essenziali
Anche a fronte dello sciopero generale prolungato del gennaio 2012 e dei disordini prodottisi in tale ed in altre circostanze, si conferma l’opportunità’ di conservare presso la propria abitazione una scorta di beni essenziali, compresi i carburanti ove si disponga di appositi contenitori, sufficienti per almeno due o tre giorni, in caso di loro scarsità o di eventuali misure restrittive alla circolazione adottate dalle autorità del Paese.
– Protezione attiva e difesa passiva dei luoghi di residenza e di lavoro
Si suggerisce di adottare adeguate misure di protezione dei luoghi di residenza e di lavoro, mediante appropriati servizi di vigilanza. A coloro che dimorano in località remote o notoriamente interessate da atti di violenza, si raccomanda di predisporre, presso i luoghi di lavoro e di residenza, appositi locali attrezzati con forme di difesa passiva (ad esempio porte blindate, muri rinforzati, protezioni per le finestre, sistemi di telecomunicazione, elenchi di numeri telefonici di emergenza ecc…), nei quali trovare rifugio in caso di necessità.
– Lavoratori dipendenti e personale di organizzazioni internazionali
Per i lavoratori dipendenti, trasferiti in Nigeria a seguito di autorizzazione del Ministero del Lavoro ai sensi della Legge 398/87, sono fatte salve le specifiche disposizioni di sicurezza adottate dalle rispettive imprese.
Si segnala, ove ritenuto necessario e seguendo le modalità gia’ adoperate dall’impresa, la possibilità di rivolgere circostanziate richieste alle Autorità di Polizia degli Stati allo scopo di ottenere l’assegnazione di personale di sicurezza, o il suo incremento numerico qualora gia’ assegnato dai reparti (Mobile Police-MOPOL). Si segnala, altresì, la possibilità di rivolgere circostanziate richieste anche ai Comandi Statali delle Forze Armate, specialmente in quegli Stati endemicamente afflitti da violenze, ove esse sono gia’ operative con la “Joint Task Force”. Si ricorda di aver sensibilizzato le Autorità Federali nigeriane su quanto sopra, fermo restando che la competenza a disporre delle forze di sicurezza nazionali per la protezione dei cittadini stranieri sul proprio territorio rimane una responsabilità dello Stato ospite, attuata nell’ambito della propria sovranità.
Per i dipendenti o funzionari di organizzazioni internazionali sono ugualmente fatte salve le specifiche disposizioni adottate o suggerite dai rispettivi funzionari addetti alla sicurezza. Cio’ vale anche per le organizzazioni non governative.
– Eventuale dichiarazione di ‘’stato di emergenza’’
In generale, lo stato di emergenza implica ulteriori controlli sul movimento di persone e mezzi e un piu’ stretto coordinamento delle forze armate e delle forze di polizia. Sono possibili limitazioni agli spostamenti delle persone residenti, oltre ad eventuali imposizioni di coprifuoco. Può essere decretata la chiusura di alcuni tratti delle frontiere terrestri con i Paesi circostanti e la chiusura temporanea delle frontiere aeree.
In sostanza, lo stato di emergenza prevede la delega alle forze di sicurezza ad adottare eventuali ulteriori misure ‘ad hoc’, secondo le circostanze locali.
Nel caso di dichiarazione dello stato di emergenza, si invitano pertanto i cittadini italiani a rispettare rigorosamente le misure imposte e a monitorare con scrupolosità le specifiche disposizioni impartite per le aree di proprio interesse.
Registrazione presenze e Contatti utili
Si invitano i connazionali a registrarsi sul sito www.dovesiamonelmondo.it, predisposto a cura dell’Unita’ di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, nella sezione per “Residenti temporanei”. La registrazione sul sito consente anche di indicare su una mappa la posizione della propria abitazione per eventuali interventi di assistenza. La raccomandazione e’ valida per tutti i cittadini italiani presenti in Nigeria a qualsiasi titolo, inclusi i residenti iscritti in anagrafe consolare, i lavoratori italiani e i funzionari e i dipendenti delle organizzazioni internazionali e delle organizzazioni non governative.
Rimangono salve le previsioni generali sulla necessità per i cittadini che hanno trasferito la loro residenza in Nigeria di aggiornare i propri dati in Anagrafe Consolare – Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero – presso l’Ambasciata in Abuja o il Consolato Generale in Lagos.
Analogamente si pregano le imprese di voler continuare a fornire, secondo le modalità concordate, i nominativi dei propri dipendenti italiani temporaneamente trasferiti in Nigeria assieme ai loro riferimenti telefonici e di posta elettronica, quali utili contatti in caso di necessità.
Abuja, 31 luglio 2013